La SFS 2007
La Scuola che serve!
 “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, lingua, condizioni personali e sociali. È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paeseâ€
Costituzione Italiana Art.3
“Cercasi un Fine. Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’esser uomo. Cioè che vada bene per atei e per credenti.(…) Il fine ultimo è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o con il sindacato o con la scuola? Siamo Sovrani. Non è più il tempo delle elemosine ma delle scelte.â€
Lettera ad una Professoressa-Scuola di Barbiana
Nel 2007 ricorreranno i 40 anni dalla scomparsa di don Lorenzo Milani e dalla pubblicazione di Lettera ad una Professoressa: ci sembra doveroso ricordare la sua straordinaria esperienza educativa soprattutto nella scuola di Barbiana, una scuola speciale perché lì, oltre a leggere e a scrivere, i ragazzi imparavano a diventare Uomini.
Lettera ad una Professoressa, pubblicata nel 1967, mostra la presa di coscienza e di parola di un mondo, quello dei poveri, che era rimasto muto fino a quel momento. Nella sua semplicità , una denuncia forte e tagliente ad una società classista che aveva dimenticato l’Art. 3 della Costituzione “ Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, lingua, condizioni personali e sociali. (…)â€.
Il movimento si prepara ora alla terza edizione della storica SFS, quest’anno dal titolo “La scuola che serve!â€. Vogliamo rilanciare l’eredità dei ragazzi di Barbiana e chiederci se oggi gli studenti del 2007 hanno ancora qualcosa da dire alla scuola e alla società .
Perché una riflessione sul sapere
Ci stiamo arrendendo all’idea che la scuola sia pura e semplice formazione al mondo del lavoro, che debba soltanto fornire competenze specifiche per la professione e che al massimo possa sfornare persone preparate ma non di cultura. Crediamo invece che compito della scuola sia formare coscienze critiche capaci di leggere il mondo con occhi trasparenti e mente aperta, di raccogliere le sfide del proprio tempo e di mettersi in gioco per creare le condizioni per costruire una società che sia davvero “civileâ€. Educare dei cittadini consapevoli vuol dire fornire loro strumenti adeguati per sopravvivere nella giungla delle informazioni, delle immagini, delle parole, dei suoni e dei frastuoni, affinché sappiano cogliere il valore specifico del Sapere, quale bene prezioso di tutta l’umanità .
Per questo l’Istruzione è un diritto di tutti, è la chiave che apre tutti gli usci come ricordava don Milani ai suoi ragazzi a Barbiana. È la vera ricchezza di un popolo e, concretamente fa la differenza tra l’essere emarginato e l’essere pienamente parte attiva all’interno del proprio contesto di riferimento.
In un momento in cui la scuola italiana fatica ad essere e svolgere pienamente il suo compito educativo e formativo, in cui la fiducia delle famiglie e degli studenti è sempre minore e le istituzioni, d’altro canto, non investono affatto ( basta vedere i dati delle ultime finanziarie) su di essa, appare necessario ricordare l’esempio profetico dei ragazzi di Barbiana perché, a distanza di quarant’anni, possa ancora parlare al nostro oggi.
Il segreto della scuola di Barbiana era la centralità dello studente all’interno della relazione maestro-allievo, una relazione fondata sull’accoglienza dell’altro, sul dialogo e sul confronto. Spesso nella nostra scuola, questo dialogo si riduce a una prassi burocratica basata sulla pianificazione e programmazione delle attività annuali. Con la Scuola di Formazione vogliamo scommettere nuovamente sulla centralità degli studenti, sulla passione educativa degli insegnanti (spesso demotivati) e sulla necessità di attivare processi formativi fondati sulla ricchezza di un dialogo aperto e schietto che si nutre della diversità e cresce nell’alterità .
Il percorso verso la SFS
La SFS rappresenta, in realtà , l’approdo finale di un percorso di sensibilizzazione sul tema del Sapere e del diritto allo studio che è cominciato nell’autunno 2006 con lo svolgimento, nelle scuole di quaranta città italiane, di una serie di assemblee e di manifestazioni denominate “OktoberFest†dal titolo “Il Sapere è Servitoâ€: da cinque anni sono il tradizionale appuntamento di inizio anno per gli studenti del MSAC.
Il MSAC ha predisposto per l’edizione 2006 delle schede di lavoro sulle quali i gruppi locali hanno articolato le iniziative: in esse vengono sviluppati diversi percorsi che porteranno alla realizzazione di un “Manifesto degli Studenti†da consegnare ai rappresentanti delle Istituzioni politiche del nostro Paese durante la Scuola di Formazione nell’ Aprile 2007. Trovate i percorsi dell’ofm ed il materiale per la stesura del manifesto nella sezione download del sito